Brunello Cucinelli – Possibile frenata nel breve periodo alla scalata verticale della società italiana operante nel settore petrolifero ed energetico a fronte dei prezzi del greggio ai minimi dalla crisi finanziaria, una forte tendenza ribassista che non sembrerebbe arrestarsi. In seguito ad una fase laterale durata ben tre anni con profonde fluttuazioni comprese tra gli 0,65 e 1.3 euro, il titolo ha vissuto un 2015 da record, registrando la performance migliore tra le azioni appartenenti all´indice Italia FTSE Mid Cap. Nel corso dell´anno infatti, la decisa accelerazione rialzista ha permesso di testare i massimi di periodo in area 2,56 euro del corrente mese, con un salto di circa il 180%. La spinta è stata trainata in particolare dall´ottimo andamento operativo dell´azienda soprattutto collegato al settore Raffinazione. Attualmente è plausibile un rallentamento del movimento ascendente in atto, data la citata debolezza dei prezzi del petrolio in relazione all´eccesso di offerta negli Stati Uniti e nel Medio Oriente e aumento consequenziale delle scorte. Tecnicamente potrebbe quindi essere profittevole impostare una strategia ribassista con ingresso alla rottura del supporto statico dei 2,28 euro, primo target a ridosso dei 2,20 euro e secondo target a quota 2,098, importante livello già testato in precedenza. Viceversa, nel caso il supporto reggesse, sarebbe opportuno strutturare strategie a rialzo basate sulla forza con entrata alla violazione della resistenza in area 2,39 e primo target in prossimità dei massimi di periodo delle giornate precedenti con la possibilità di aperture verso nuovi spazi. FIDA Finanza Dati Analisi Srl
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